Il dottor Jankovic va in pensione: per tutti è stato il "Dottor Sorriso"

MONZA - Ha messo a disposizione dei suoi pazienti non solo il suo sapere e la sua disponibilità, ma qualsiasi arma potesse servire non solo per la cura del corpo ma anche per quella del morale. Momcilo Janovic, dopo anni di prezioso servizio, per lo Stato deve andare in pensione. Continuerà con il Comitato Maria Letizia Verga

L’età anagrafica per appendere lo stetoscopio al chiodo ormai è arrivata. Ma i suoi bambini e i loro genitori non possono fare a meno di quello soprannominato da chi bazzica le corsie del Day Hospital Ematologico Pediatrico il “dottor sorriso”. E se per lo Stato è tempo di andare in pensione per il cuore e per la sua missione è invece tempo di continuare. E il dottor Momcilo Jankovic continua ad essere un importante punto di riferimento il per gioiello sanitario e umano all’interno dell’ospedale San Gerardo. E la Fondazione Maria Letizia Verga non se l’è voluto lasciare scappare riassumendolo all’interno del suo staff che da trent’anni è il simbolo dell’ematologia pediatrica del nosocomio monzese. E come raccontato ieri sulle colonne del Corriere della Sera il “dottor sorriso” continua a dispensare cure, abbracci, conforto e tanto amore in ogni gesto che compie per quei suoi bambini che, oggi grazie ai progressi della scienza sono diventati adulti sani e affamati di vita.

Difficile descriverlo per chi non lo conosce. Classe 1952, milanese, anche se nome e cognome rivelano radici dell’Est Europa (precisamente da Belgrado) da oltre trent’anni è il pilastro e il punto di riferimento per quei bambini che hanno avuto la sfortuna di imbattersi nella leucemia.

Solo chi ha oltrepassato quella porta d’ingresso sa perché è importante che il dottor Jankovic continui ad esercitare quella che non considera una professione ma una missione. Sempre sorridente, cordiale, con quella naturale predisposizione a comunicare con i bambini trasformando in gioco anche il momento degli esami più dolorosi.

Solo chi ha oltrepassato quella porta sa che dalle tasche del suo camice escono giochi e pupazzi che riescono a far sorridere chi piange per il dolore e per la paura.

Solo chi ha oltrepassato quella porta sa che c’è sempre una parola d’incoraggiamento, una pacca sulla spalla e l’importanza di dire sempre la verità. Ma scegliendo le parole giuste e non trattando mai i piccoli e i loro genitori con distacco ma come parte importante della sua vita.

Sapere che il dottor Jankovic resta è per i suoi vecchi, nuovi (e purtroppo anche futuri) pazienti una grande consolazione.

Tanto che la sua pagina Facebook è stata inondata nelle ultime ore di centinaia di messaggi di affetto, stima, gioia di averlo conosciuto dipingendolo proprio come quel dottor sorriso che solo chi ha oltrepassato la porta di quella corsia conosce.

Buona prosecuzione dottor Jankovic. Per fortuna l’amore, il sorriso, la pazienza e soprattutto la tua grande professionalità non vanno in vacanza.


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