“Io Cambio” parte dalla famiglia e chiede sicurezza non solo in campagna elettorale

MONZA - Presentata ufficialmente la lista di "Io Cambio", uno delle due realtà a supporto del candidato sindaco Pierfranco Maffè. Il capolista Agostino D'Antuoni ha ribadito che la priorità nel programma è il sostegno alla famiglia

“Prima le nostre famiglie, non è uno slogan ma un programma”. Così ha esordito Agostino D’Antuoni, capolista di “Io Cambio” la lista civica che – insieme a quella di “Monza con Maffè” – sostiene la candidatura del candidato sindaco Pier Franco Maffè.

Chiaro, diretto, senza troppi giri di parole lunedì sera Agostino D’Antuoni ha spiegato chiaramente il programma con un apericena al Centro civico di San Rocco.

Punto cardine  la famiglia. “Tutte le famiglie del territorio, senza distinzioni di nazionalità, colore della pelle o religione – ha spiegato – Perché se ti sei integrato, se rispetti le leggi, se paghi le tasse la tua famiglia vale quanto la mia”.

Una salone non particolarmente affollato ma D’Antuoni non si è scoraggiato. “È il simbolo della disaffezione – ha dichiarato – Abbiamo toccato il livello più basso. Nel dopoguerra c’era partecipazione e passione per la vita politica del Paese. Ci si metteva il cuore, c’era rispetto per le idee dell’altro”.

Oggi però la popolazione è stanca e spesso disillusa anche nei confronti della politica locale. “Come dar torto alla gente? – ha proseguito – Se in sette giorni il governo ha trovato milioni di euro per salvare Alitalia e non ha trovato qualche decina di migliaia di euro per la ricostruzione delle abitazioni nei paesi colpiti dal sisma?”.

Agostino D’Antuoni però crede nel suo progetto e nella volontà dei monzesi di dare una sferzata alla vita politica della città. Illustrando alcuni punti salienti del suo programma.

Il fattore cittadinanza
Dando priorità di punteggio nelle graduatorie (dell’accesso alle case, ai servizi e ai contributi comunali) a chi è cittadino italiano da almeno dieci anni. “Ho incontrato una persona invalida all’80 per cento che ha atteso vent’anni prima di ottenere una casa comunale – ha spiegato – C’era sempre qualcuno prima di lui. Qualcuno che aveva più figli, che proveniva da Paesi non europei e che aveva più diritti. Qualcuno ha perso di vista che bisogna tutelare le proprie famiglie, ma per quieto vivere spesso viene detto sotto voce”

Tolleranza zero
Nessuno sconto a chi mette a rischio la sicurezza del nostro territorio: guardie civiche e osservatori della sicurezza nei quartieri. “I vigili non possono controllare ovunque – ha spiegato – Io ho già trovato persone disposte a controllare le vie del proprio quartiere. Per esempio nella zona delle Grazie Vecchie alcuni giorni fa alle tre del pomeriggio alcuni ladri hanno tentato di entrare in un appartamento. La sicurezza della strada è un valore che deve essere garantito sempre e non solo quando ci sono le elezioni alle porte”.

E ancora attenzione alla traffico e alla viabilità (con un senso unico nella prima circonvallazione di Monza e la sostituzione degli incroci semaforici con le rotatorie), alle piste ciclabili (con la realizzazione in città di un circuito dedicato alle biciclette), ai parcheggi (con la creazione di dieci nuove aree di sosta collegate con il centro e con la staziobe ferroviaria) e più attenzione al terzo settore (con una consulta permanente delle società sportive per la gestione partecipata di manifestazioni e spazi).

Una stoccata poi alla Giunta Scanagatti per la gestione della vicenda di via Asiago. “Quando ho detto che se noi avessimo vinto le elezioni avremmo risolto il problema di via Asiago in una settimana qualcuno ci prese per pazzo – ha proseguito – poi è arrivato il ministro Minniti e non si sa come ma 60 extracomunitari sono andati via in 24 ore. Sono pacchi o sono persone? La civiltà dell’accoglienza è un’altra cosa”

La serata si è conclusa con l’intervento del candidato sindaco Pier Franco Maffè. “Bisogna partire dalle periferie centri pulsanti della città – ha dichiarato – Questo quartiere è formato da persone con bisogni alle quali bisogna cercare di dare delle risposte. San Rocco è un quartiere che già in passato ha vissuto l’integrazione”

I candidati della lista “Io Cambio” sono dopo il capolista Agostino D’Antuoni, Marco Tognoli, Marco Collino, Luca Maria Vaccarini, Michela La Manna, Annamaria Scaccabarozzi, Carlo Drago, Maria Luisa Marchi, Maurizio Magistrati, Luca De Fenza, Simonetta Carmagnola, Raffaele Langella, Elisabetta Ferrari, Erick Hildago Luca Marchi, Orietta Tremazzi, Michele Vaccarini, Ivana Vivaldelli, Adriana Zambon, Simone Ravera, Armida De Chiara, Caterina Bianca Mazzarella, Riccardo Arnaboldi e Luca Berzaghi.

Barbara Apicella


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