La Lega Nord si mobilita per salvare il Gran Premio e chiede l’intervento del sindaco Scanagatti

MONZA - La Lega Nord fa sentire la sua voce sul possibile addio della Formula Uno, che pare destinata a correre quest'anno per l'ultima volta nell'autodromo cittadino. Se il consigliere regionale Massimiliano Romeo rifiuta l'ipotesi Imola, il segretario cittadino Federico Arena esorta il sindaco a battersi per difendere il futuro dell'autodromo.

Monza rischia di perdere il Gran Premio di Formula 1 e il Carroccio scende in pista per salvare uno dei simboli mondiali della città di Teodolinda. Dopo le rivelazioni dei giorni scorsi che ipotizzerebbero la possibilità, sempre più reale, che il Gran Premio d’Italia venga disputato sul circuito di Imola, la Lega Nord cittadina si mobilita.

"Basta giochetti – tuona il monzese Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord al Pirellone -. Non possiamo rischiare di perdere il Gran Premio di Monza per questioni interne all’Aci o per qualsiasi altro motivo. Non esiste che Sticchi Damiani parli ai giornali di opzione B, facendo intendere che stia lavorando sull’ipotesi di trasferire il Gran Premio al circuito di Imola. L’unica opzione deve essere quella di Monza, e su questa devono impegnarsi tutti al massimo". 

Romeo interviene anche in merito al rinnovo della concessione della Formula 1 all’autodromo brianzolo, ricordando  l’impegno che in merito ha preso nei mesi scorsi anche il Pirellone che si era già armato per mantenere l’evento in casa.  "Occorre maggiore trasparenza e chiarezza ed andrebbe coinvolto anche il territorio – aggiunge Romeo - Non dimentichiamoci che Regione Lombardia ha messo sul piatto 70 milioni di euro e ha impegnato queste risorse anche perché nei prossimi anni il Gran Premio di Formula 1 si svolga a Monza e non altrove".

Ma la Lega chiede anche la mobilitazione della Giunta cittadina di centro sinistra. "Ma il sindaco di Monza cosa fa? -  si chiede il segretario cittadino del Carroccio, Federico Arena – A nostro avviso non può rimanere alla finestra ad osservare quanto sta accadendo, altrimenti rischia di passare alla storia come il sindaco che ha perso il Gran Premio".

Arena non le manda a dire, incitando Roberto Scanagatti a mobilitarsi immediatamente: "Prenda un aereo per Roma, convochi un consiglio comunale aperto, apra un tavolo istituzionale con Sias e Aci – aggiunge - si muova insomma a difesa di un patrimonio fondamentale e insostituibile per la città". 

Sull’importanza di mantenere in città questo evento sportivo con altrettanto fondamentali introiti dal punto di vista economico a livello, non solo di Monza, ma di tutta la Lombardia, Romeo e Arena, sono concordi: "Senza Formula  1 non c’è futuro per l’autodromo – concludono – e definire le gare motociclistiche 'obiettivi equivalenti' è  un tragico errore".