Meno tasse comunali per i monzesi, ma da Roma arrivano sempre meno soldi

MONZA - Il Comune lascerà nelle tasche dei cittadini 93 euro in più pro capite rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge dalla discussione del bilancio, in approvazione in questi giorni. In aumento gli investimenti su edilizia scolastica, cultura e sicurezza.

Tassazione comunale  meno pesante per i figli di Tedolinda: diminuisce di 93 euro la pressione tributaria pro capite. Quasi cento euro di tasse in meno grazie in parte all’eliminazione della Tasi sulla prima casa e alla riduzione della tassa rifiuti che varia dal 5 al 13 per cento.

Ma fino a domani sera, 17 maggio, sarà un tour del force per la Giunta di centro sinistra guidata da Roberto Scanagatti  impegnata nell’approvazione del bilancio. “Un bilancio segnato positivamente dalla sensibile riduzione delle imposte a carico dei cittadini che otteniamo senza ridurre servizi ma anzi aumentando i presidi sociali – commenta l’assessore alla partita Debora Donvito -  gli investimenti in cultura e trasporti e proseguendo l’opera di manutenzione cittadina, dalle strade alle piazze, ai luoghi di socialità e svago fino alle scuole”.

In sintesi le entrate tributarie ammontano a 93,9 milioni di euro, di cui la Tari sui rifiuti ammonta a 20 milioni, 800 mila euro in meno rispetto al 2015. La cifra risparmiata verrà distribuita nella misura dell’1,5 per cento sulle utenze commerciali. In tema di immobili mentre non si paga più l’Imu sulla prima casa il ricavo sulle seconde sale da 31 mila a poco meno di 36 mila euro.

Brutte notizie invece da Roma: i trasferimenti fiscali passano da 4,1 milioni dell’anno scorso a 3 milioni di quest’anno. Tra le entrate si riducono anche quelle derivanti dagli oneri di urbanizzazione, che passano dai 10,8 del 2015 a 7,8 milioni del 2016: grazie alla legge di stabilità 2016 potranno essere utilizzati in toto  per coprire spese di parte corrente ma la decisione dell’amministrazione Scanagatti è di destinare il 40 per cento  agli investimenti necessari per la città, ad esempio proseguendo la manutenzione di strade e scuole.

Aumentano anche i dividendi delle società partecipate dal Comune, che per il 2016 fanno segnare un più 200 mila euro, il che dimostra capacità di generare reddito senza intaccare gli investimenti nei settori di competenza.

Complessivamente il bilancio per parte corrente dal lato delle spese si pareggia a 142 milioni di euro, di cui circa 9 milioni sono però costituiti da fondi non utilizzabili in base alle nuove norme contabili: si tratta del fondo crediti di dubbia esigibilità, pari a circa 7,2 milioni, al fondo rischi legali che blocca circa 1,2 milioni di euro e del fondo di riserva di circa 640.000 euro utilizzabile solo per situazioni di urgenza. Le spese correnti effettive ammontano quindi a circa 133 milioni di euro.

Confermati gli stanziamenti a istruzione e diritto allo studio (12,7 milioni), leggermente aumentate le spese per i servizi sociali che passano da 29,1 a 29,5 milioni. Aumentano di 800 mila euro le spese per ordine pubblico e sicurezza (da 5,9 a 6,8 milioni di euro). Aumento consistente delle spese per il trasporto pubblico (da 11,4 a 14,1 milioni) e di 300 mila euro per la cultura (da 3,1 a 3,4). Calano invece di 700 mila euro le spese per la giustizia, che andranno progressivamente ad azzerarsi grazie ai provvedimenti del governo che hanno tolto ai Comuni le spese legate alla fornitura e alla manutenzione delle sedi degli organi giudiziari.

A causa delle nuove norme contabili, le spese per investimenti disponibili per il 2016 ammontano a 26 milioni di euro, di cui 7,4 milioni arriveranno dall’accensione di nuovi mutui. Gli investimenti si concentreranno in particolare nel settore scolastico (dove raddoppieranno), delle strade e degli alloggi comunali.