Mercato immobiliare: Milano e Monza, può essere l'anno del rilancio

MONZA - Incrociando le dita si può dire che ci sono segnali di risveglio nel mercato immobiliare. Così, almeno, confermano i dati resi noti Fimaa Milano Monza & Brianza (l’Associazione degli agenti immobiliari e d’intermediazione) sul primo quadrimestre dell’anno

Pronunciare la parola ripresa è ancora prematuro, ma affermare che le previsioni da qui alla fine dell’anno intravedono un segno positivo è corretto.

Stiamo parlando del mercato immobiliare di Milano e della città metropolitana. Rispetto ai costanti segni negativi che dal 2009 hanno contrassegnato il settore nel primo quadrimestre di quest’anno c’è una sorta di stabilizzazione.

Questo quanto emerge dal Sentiment di Fimaa Milano Monza & Brianza (l’Associazione degli agenti immobiliari e d’intermediazione aderente a Confcommercio Milano) sul primo quadrimestre dell’anno.

Il Sentiment, attraverso la rete capillare di agenti immobiliari associati, è un monitoraggio costante che dà una fotografia dinamica del mercato. I prezzi sono stabili, si riduce il divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo e calano i tempi medi di vendita.

Quasi 3 appartamenti su 10 compravenduti sono nuovi. I trilocali sono la tipologia più richiesta ed anche nell’hinterland c’è meno domanda di monolocali. Si acquista prevalentemente per esigenze di prima casa, ma tra le motivazioni si segnala anche una ripresa dell’acquisto per investimento.

A Milano città i bilocali e i trilocali sono gli appartamenti più richiesti. Minore la compravendita, invece, per i monolocali. Le compravendite riguardano soprattutto l’acquisto della prima casa ed è il mutuo la modalità di finanziamento più impiegata (79%). Rallentano, invece, domanda e offerta di affitti (con canoni stabili).  

“Nella prima parte del 2016 – rileva Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa Milano Monza & Brianza – il trend di mercato è migliorato, ma è prematuro parlare di ripresa certa. Se, infatti, le compravendite, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nei primi tre mesi sono cresciute (a Milano, solo per il settore delle abitazioni + 26%) la percezione degli operatori associati ci indica come l’effervescenza registrata sia sostanzialmente la ‘coda’ delle compravendite del 2015 rogitate quest’anno”.

Ma gli addetti ai lavori vogliono comunque vedere il bicchiere mezzo pieno.

“Non siamo, comunque, pessimisti – prosegue Albanese – compravendite più stabili, assestamento dei valori e riduzione dei tempi di vendita sono indici di un mercato in buona salute in cui l’investimento può rappresentare un’ottima occasione con i tassi ai minimi storici e i prezzi tornati ai livelli anti-bolla. È ancora, però, un mercato fragile. Occorre intervenire per dare un’ulteriore scossa e far percepire i possibili benefici. Nella prossima Legge di Stabilità dovrebbero essere inseriti alcuni temi: dall’incentivo alla riqualificazione dei condomini, a misure per rendere più conveniente la permuta consentendo al mercato una sorta di ‘rottamazione immobiliare”.


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