Migranti, Lega Nord contro il Prefetto: "Non collaboriamo con chi favorisce l'invasione"

MONZA - Dopo l'Assemblea dei sindaci convocata dal Prefetto, la Lega Nord mette le cose in chiaro: no alla collaborazione con chi sta favorendo l'invasione dei migranti sul territorio brianzolo

All'indomani dell'incontro con il Prefetto Giovanna Vilasi per discutere del tema dei migranti, la Lega Nord mette subito le cose in chiaro: "Nelle condizioni attuali non ci renderemo complici di questa vergogna e non collaboreremo con un governo che favorisce l’invasione”.

Gli esponenti del Carroccio non hanno gradito i contenuti dell'Assemblea dei sindaci di Monza e Brianza che si è svolta martedì: "Il Prefetto - afferma Emanuele Pellegrini, segretario provinciale della Lega Nord - convoca i sindaci per cercare di indorare la pillola sull’accoglienza dei finti profughi senza minimante mettere sul tavolo delle controproposte per venire incontro alle esigenze dei primi cittadini. I sindaci della Lega Nord non ci stanno e a queste condizioni non ci staranno mai: non possiamo collaborare con un governo centrale che da un lato continua a togliere risorse ai nostri comuni e dall’altro chiede loro una mano per gestire la distribuzione dei finti profughi".

"Oltretutto - aggiunge Pellegrini - accettare questa richiesta vuol dire riconoscere una gestione del fenomeno migratorio folle che combattiamo da sempre, basti pensare che in media solo il 5% di chi fa domanda di asilo politico risulta poi essere veramente profugo e che per mantenere i richiedenti asilo ospitati in Brianza lo stato spende circa 30 milioni euro l’anno, cifra che sale a  quasi 5 miliardi di euro annui a livello nazionale. Una montagna di soldi che dovrebbe essere spesa per abbassare le tasse e far ripartire il lavoro, ma che invece viene letteralmente buttata in un modello di accoglienza che non porta né sicurezza né integrazione”.

La Lega Nord detta le condizioni per sedersi di nuovo al tavolo: "Quando dal Prefetto e dal governo centrale arriveranno proposte concrete per fermare l’ondata migratoria - conclude Pellegrini - e soprattutto soldi da destinare alla nostra gente in difficoltà e ai servizi per i cittadini e le imprese allora saremo disposti quantomeno a discuterne".


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