Monga ritrae Felice Terrabuio al MiMuMo
MONZA - Un ritratto in mostra al MiMuMo, il Micromuseo di Monza situato nella Casa della Luna a due passi dal Duomo: da oggi fino al 6 aprile espone Paolo Monga che propone un ritratto dell'eclettico architetto monzese Felice Terrabuio.
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Sarà il ritratto dell’eclettico architetto monzese Felice Terrabuio il protagonista del prossimo evento espositivo al MiMuMo. Da oggi, giovedì 31 marzo al 6 aprile nel Micro Museo Monza sarà possibile ammirare un’opera del pittore brianzolo Paolo Monga che ritrae il collega monzese. Un olio e resina alchidica su tela incollata su tavola svetterà nel microscopico spazio espositivo del museo più piccolo del mondo.
"I ritratti eseguiti da Paolo Monga prendono forma grazie alla tensione tra i materiali tecnologici di partenza, e l’immaginazione metafisica creando una figurazione concettuale che lascia apparire un lato spesso trascurato della tarda modernità – scrive nella presentazione dell’autore il giornalista Vittorio Raschetti - Il ritratto metafisico non è mai completamente astratto dal mondo, ma si dispone ambiguamente in transito tra il mondo e l’al di là dal mondo… I ritratti di Paolo Monga mostrano la discesa dal piedistallo della storia, dalle false certezze della narrazione biografia, dalle rivelazioni fisiognomiche, dalla celebrazione agiografia del carattere e del successo. Sono ritratti non ritrattabili, definitivi, oltre qualsiasi narcisismo e culto della personalità. Ritratti predestinati a testimoniare non il vero, ma il possibile. Volti che si confrontano col vuoto, innescando un processo di rarefazione della narrazione individuale, che da biografica diventa sintomatica e riemerge come scrittura latente e proiezione inconscia".
Un’arte coinvolgente e moderna che conquisterà il visitatore che, ad ogni ora del giorno, della sera e della notte si troverà ad ammirare quel ritratto custodito in quella Casa della Luna, uno degli edifici più antichi della città sotto le guglie del Duomo. Un gioiello dell’architettura che a sua volta ospita quel mini museo che ogni due settimane, in poco più di due metri quadrati, mette in vetrina tutto il giorno le opere di artisti giovani o affermati.