Ponti: "Non vorrei firmare l'ordinanza di chiusura delle strade provinciali"

MONZA - Nei giorni scorsi Gigi Ponti, Presidente della Provincia di Monza e Brianza, ha incontrato i sindaci per parlare di viabilità: a fronte di flussi di traffico pari a 300 milioni l'anno Ponti ha fatto presente che a causa dei trasferimenti statali la Provincia non dispone dei soldi necessari alla manutenzione.

“Non voglio prendere in considerazione l’unica alternativa possibile: quella di emanare ordinanze di chiusura al traffico per le strade provinciali più ammalorate: significherebbe il fallimento totale del governo degli enti locali ma soprattutto il completo abbandono del territorio a se stesso”. Parole dure quello di Gigi Ponti, Presidente della Provincia di Monza e Brianza che, nei giorni scorsi, ha incontrato i sindaci per parlare dei problemi della viabilità.

Un territorio, quello della Provincia, con flussi di traffico intorno ai 300 milioni di veicoli/anno e con un parco veicoli immatricolati pari a circa 700.000 unità nel 2012, che sconta da un lato le conseguenze di un gap infrastrutturale decennale, dall’altro gli effetti sul traffico della mancata realizzazione delle opere connesse alla grande viabilità: Pedemontana e TEEM in primis, con effetti di ulteriore congestionamento del traffico già al collasso.

L’appello per #STRADESICURE. Il Presidente Gigi Ponti e i Sindaci rivolgono un appello al Governo affinché vengano garantite le somme necessarie alla manutenzione ordinaria della rete stradale: per i 210 chilometri in gestione MB occorrerebbe un badget annuale di circa 1.800.000 Euro da destinare agli interventi di smaltimento neve, rimozione rifiuti, sfalcio del verde, segnaletica, interventi di urgenza e manutenzione delle case cantoniere. A fronte di queste necessità i continui tagli al bilancio hanno portato, solo nell’ultimo triennio, a contrazioni drastiche: 683.400 Euro le risorse disponibili nel 2013, 749.104 Euro nel 2014, ZERO Euro nel 2015. Non solo: per quanto attiene alle opere di manutenzione straordinaria, come il rifacimento degli asfalti, risultano azzerate dal 2013.

L’appello della Brianza – che i sindaci condivideranno nelle prossime settimane anche con l’approvazione di specifici Ordini del Giorno nei Consigli Comunali – chiede al Governo di garantire alle Province le risorse necessarie per assolvere ai compiti specifici che la Legge Delrio assegna all’Area Vasta, tra cui, appunto, la viabilità: “Non voglio prendere in considerazione l’unica alternativa possibile – ammette il Presidente Gigi Ponti – quella di emanare ordinanze di chiusura al traffico per le strade provinciali più ammalorate: significherebbe il fallimento totale del governo degli enti locali ma soprattutto il completo abbandono del territorio a se stesso”.

Il Presidente Ponti si unisce, così, all’iniziativa lanciata qualche settimana fa dall’Unione Province Lombarde, nel chiedere una riduzione sostanziale del prelievo di fondi propri da parte dello Stato – per la Brianza si tratta di 19.386.000 euro solo nel 2015 – per consentire alla Provincia di continuare ad erogare i servizi fondamentali.

L’evoluzione della viabilità provinciale. I tecnici della Provincia hanno analizzato, inoltre, lo scenario futuro della viabilità provinciale a seguito della realizzazione di due grandi opere – i cui cantieri sono in corso – Pedemontana e Tangenziale Est Est Milanese.  Le preoccupazioni sorgono considerando che ad oggi non è stato realizzato il pacchetto di opere connesse previste nel progetto e che l’apertura al traffico delle due arterie in queste condizioni causerà un’ulteriore congestione di un sistema viabilistico già in grave sofferenza.

Ciò in particolare per la mancata realizzazione delle opere di compensazione e di viabilità complementare connesse alla tratta B2 della Pedemontana, per un importo complessivo di stimato di circa 30-35 milioni di euro distribuiti tra i Comuni di Meda, Seveso, Lentate, Barlassina, Cesano Maderno a valere sul fondo destinato di 60 milioni.

Di grande impatto sarà anche la mancata realizzazione dello svincolo di collegamento tra la A51 e la A4 all’interno dei comuni di Agrate e Carugate: un’opera indispensabile inserita nell’accordo di programma, il cui valore è stato stimato in circa 80 milioni di Euro, e per la quale è stato completato il progetto definitivo, ma che non risulta finanziata, né inserita nei piani d’investimento.

L’impossibilità di acquisire nuovi tratti stradali. La grave situazione finanziaria dell’Ente impedisce oggi alla Provincia di onorare gli impegni presi in sede di progettazione: la chiusura dei cantieri di TEEM e Pedemontana, infatti, comporterà il passaggio alla Provincia di ulteriori 1,5 Km per TEEM e di 2,5-9 Km per Autostrada Pedemontana Lombarda nella zona ovest, (tangenziale di Lazzate e parti della TRCO11) oltre a quelli già programmati pari a 26 Km, quali opere connesse (TRMI10-17-12-14) che interessano la Brianza e che, una volta realizzate, devono passare alla Provincia.

Nel frattempo si sta valutando con Città Metropolitana di Milano e Regione Lombardia l’eventuale trasferimento di ulteriori 10 Km. “Non possiamo assumerci oggi queste ulteriori responsabilità quando non abbiamo risorse sufficienti neanche per le nostre strade – chiarisce Ponti – serve subito un intervento sul bilancio per consentirci di continuare a lavorare”.