Tagli al trasporto pubblico: i cittadini spenderanno 5,5 milioni in più

MONZA - Se davvero alla fine del mese di febbraio si dovesse arrivare alla soppressione delle linee Z225 e Z227, oltre al ridimensionamento di altre, i cittadini oltre al disagio fisico dovranno subire anche quello economico: secondo la Camera di Commercio spenderanno 5,5 milioni in più

Il disappunto è riscontrabile attraverso la presa di posizione dei sindaci e tramite il numero di firme raccolte sul territorio. Ma ora, per quanto riguarda l'annunciato ridimensionamento del trasporto pubblico su gomma, con la soppressione delle linee Z225 e Z227, nonché con la revisione al ribasso delle altre, arriva anche la quantificazione del danno economico per il territorio: 5,5 milioni di euro.

Il dato è fornito dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza che ha stimato i costi indiretti. Ovvero la spesa aggiuntiva che dovrebbero sostenere gli studenti e i lavoratori pendolari se, davvero, alla fine del mese di febbraio si dovesse arrivare alla soppressione delle due linee.

A fronte di 1,8 milioni necessari, insomma, i cittadini rischiano di pagarne 5,5 in più. Le due linee, del resto, sono molto utilizzate: quasi 8.500 pendolari al giorno residenti nei Comuni di Nova Milanese, Muggiò, Lissone, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni.

E Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza, avverte: “Nella nostra società assicurare la mobilità a cittadini e imprenditori è un prerequisito indispensabile per garantire la competitività del sistema economico e sociale. Accanto a investimenti a sostegno delle infrastrutture tecnologiche, occorrono investimenti a supporto delle infrastrutture fisiche che siano moderne, sostenibili a basso impatto ambientale. In un territorio policentrico, come quello della Brianza, garantire i collegamenti con gli autobus, è una questione di democrazia e di accessibilità ai servizi, ai luoghi pubblici, alle scuole e alle istituzioni”.

G.Gal.


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