Villa Bagatti Valsecchi: arriva il pubblico in Consiglio comunale, Marzorati non infierisce

VAREDO - Ieri sera, nel palazzo municipale, si è svolta la prima seduta di Consiglio comunale dopo lo scandalo che ha travolto la città sulla presunta corruzione per poter vendere villa Bagatti Valsecchi al Comune a un prezzo esorbitante. Il sindaco Diego Marzorati ha solo espresso il suo dispiacere.

Aveva annunciato che non avrebbe fatto lo sciacallo e che non gli piace impiccare la gente per strada: Diego Marzorati, sindaco di Varedo, è stato di parola. Ieri sera, in apertura della seduta di Consiglio comunale, ha fatto cenno alla questione di Villa Bagatti Valsecchi ma con toni soft e misurati.

Si aspettavano qualcosa, forse, i cittadini accorsi per la seduta. Difficile pensare che siano arrivati per sentire noiosissime relazioni sul bilancio. Non era invece in aula, come del resto accade da tempo, il consigliere comunale di opposizione nei cui confronti si ipotizza il reato di corruzione. Ma non è mancata una risata tra i presenti quando, facendo l'appello, è stato detto che si trattava di "assente giustificato".

"Non sono in possesso di altre informazioni - ha esordito il sindaco - se non di quelle lette sulla stampa. Resta lo sconforto e lo stupore. Anche la preoccupazione per una situazione non semplice da gestire, che ci è arrivata a sorpresa tra capo e collo".

Il primo cittadino, per dare correttamente gli estremi della vicenda, si è limitato a leggere il comunicato diffuso dalla Guardia di Finanza.

"Se quanto ipotizzano gli inquirenti fosse vero - ha concluso - sarebbe davvero un peccato. Significa che in questi cinque anni non abbiamo potuto usufruire di 3 milioni di euro, ovvero la differenza tra il valore reale e quello effettivamente pagato per l'acquisto di Villa Bagatti Valsecchi. Con quei soldi avremmo potuto fare ancora meglio e ancora di più a beneficio di tutti i cittadini".