Altolà dei sindaci: dicono no alla fusione della Camera di Commercio con Milano

MONZA - L'Assemblea dei sindaci chiede alla Camera di Commercio di Monza e Brianza di non avere alcuna fretta e di rinviare il voto per la fusione con quella di Milano, ponendo fine a quel percorso iniziato nel 2007. Il voto dei sindaci è stato espresso all'unanimità

La posizione, alla fine, è stata condivisa da tutti: nessuna fretta per arrivare alla fusione della Camera di Commercio di Monza con quella di Milano. Visto che non ci sono obblighi governativi, si chiede di rimandare ogni decisione. E' la scelta unanime dell'Assemblea dei sindaci che si è riunita ieri pomeriggio in Provincia per affrontare lo scottante ordine del giorno.

I Sindaci della Brianza, dopo la riflessione su questo delicato e strategico passo istituzionale - alla presenza del Segretario Generale della Camera di Commercio MB Renato Mattioni, che ha accolto l’invito a partecipare all’incontro -  hanno approvato all’unanimità una mozione che chiede ai membri del Consiglio Camerale di “sospendere qualsiasi decisione che possa compromettere l'attuale autonomia della Camera di Commercio di Monza”. Ciò alla luce del consolidato rapporto tra la Camera di Commercio ed il territorio che conta 90.000 attività economiche registrate, 156 imprese per Kmq, un export che nel 2015 ha superato i 9 miliardi di Euro e che presenta una storia “da primati” “radicatasi e sviluppatasi velocemente grazie a una forte coesione di pensiero e di azione condivisa tra tutti i soggetti istituzionali, le rappresentanze sociali e l'associazionismo brianzolo”, si legge nel documento.

“Ad oggi non c'è alcun motivo per accelerare il percorso di possibili fusioni in quanto l'autonomia della Camera di Commercio non é messa in discussione da alcun provvedimento governativo o da irrinunciabili opportunità - continuano i sindaci – mentre scelte affrettate precluderebbero una ordinata ed efficace riorganizzazione dei servizi, nonché la coerenza territoriale tra la futura area vasta e l'operatività dei soggetti intermedi che esercitano importanti funzioni sociali ed economiche, in grado di determinare la competitività complessiva del sistema Brianza, nel panorama nazionale e non solo”.

I sindaci chiedono pertanto uno “stop” al percorso di fusione tra Milano e Monza - già avviato ieri con una prima approvazione da parte della Camera di Commercio di Milano – poiché determinerebbe la perdita della capacità decisoria pienamente autonoma di uno dei territori più importanti, locomotiva dell'economia nazionale come la Brianza che conta un’impresa ogni 10 abitanti. La proposta è “avviare insieme un lavoro propositivo di confronto nell'interesse di una riorganizzazione condivisa ed effettivamente utile per i cittadini e per le imprese del sistema economico MB di tutte le funzioni ed i servizi presenti sul territorio”.


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