Effetto Expo per la Triennale: l'economia lombarda verso il rilancio

MONZA - La XXI Triennale può rilanciare l’economia lombarda. Questo è quello che emerge da un’indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano e da quella di Monza e Brianza su un campione di circa 400 persone.

La cultura come opportunità di crescita economica. Numeri alla mano il cosiddetto Expo del design, cioè la Triennale, genera un indotto turistico di 140milioni di euro, coinvolgendo 29mila imprese, 170mila addetti con un giro d’affari di 29 miliardi di euro e un export da 12 miliardi.

Perché, accanto a coloro che visitano l’espozione, c’è anche quell’indotto che deriva dal turismo, dalla ristorazione e dallo shopping che, ormai archiviata l’esperienza Expo 2015 genera comunque rinascita economica e buoni incassi per i commercianti lombardi: 50 milioni di euro spesi per l’alloggio, 39 milioni per la ristorazione e quasi 29 milioni per lo shopping. Inoltre circa 35 milioni dell’indotto totale sono generati dagli under 30 che in questo modo ricominciano a spendere e 25 milioni ricadano su Monza attravreso la grande calamita attrattiva della Villa Reale.

Un evento che, secondo i risutati dell’indagine viene promosso a pieni voti meritandosi un bel 7: è un aiuto per la ripresa economica (da 1 a 10, voto 7), per il brand Milano all’estero (voto 7), per lo sviluppo e la realizzazione di attività culturali (voto 7) e per il design (voto 7). Positivo anche l’impatto atteso sul turismo, sui servizi ai cittadini, sugli scambi internazionali.

La Triennale è tra i principali simboli della città, scelta dal 42 per cento per rappresentare Milano (rispetto all’86 per cento che sceglie il Duomo). I luoghi più conosciuti della manifestazione sono: la Triennale (66 per cento), la Fabbrica del Vapore (28 per cento), l’Expo a Rho e l’Hangar Bicocca (27 per cento), la Villa Reale, il MUDEC e il Museo Scienza e Tecnica (25 per cento), il Museo Diocesano e le Università (circa 20 per cento).

Conoscono meglio l’evento gli imprenditori delle province più vicine a Milano e Monza: Como, Bergamo e Pavia. Dopo Milano e Monza, sono Varese, Como e Pavia le province più ottimiste sulle ricadute economiche che l’evento avrà per il territorio.