L'amianto abbandonato vicino al prato del Papa: l'eternit riposo

MONZA - Lastre di eternit abbandonate. Nel Parco di Monza. Più esattamente dove c'è la biglietteria dell'ex ippodromo, a poc distanza da dove Papa Francesco ha celebrato la Messa a fine marzo davanti a una folla oceanica. A denunciarlo è Anna Mancuso

Lastre di amianto abbandonate a poche centinaia di metri, in linea d’aria, da dove il 25 marzo un milione di fedeli ha assistito alla Messa di Papa Francesco nel Parco di Monza. Una pericolosa discarica abusiva nel cuore del polmone verde quella segnalata da Anna Mancuso portavoce della lista civica “Monza Futura”  che sostiene il candidato di centrodestra Dario Allevi.

Con un post pubblicato sul suo profilo facebook ha denunciato con tanto di immagini lastre di amianto abbandonate nell’area della biglietteria dell’ex ippodromo.

Immagini scattate e postate ieri sera e che ritraggono l’area della ex biglietteria con il  tetto in diversi punti fatiscente e lastre di eternit abbandonate per terra tra cespugli e rovi in un’area  transennata.

La zona è quella della cosiddetta montagnetta, vicino all’accesso di Vedano “poco lontano da un’area molto frequentata anche dalle famiglie e vicino a un baretto” ci riferisce la persona che ha scattato le foto.

“Uno  dei nostri obiettivi è ripulire Monza dall’inquinamento – commenta Mancuso – L’eternit è molto pericoloso, i dati scientifici lo dimostrano. E secondo quanto riportato da Legambiente nel 2016 Monza è la peggiore città della Lombardia per smog e inquinamento. Il rapporto articolato tra salute qualità della vita e ambiente costituisce un tema a noi caro in quanto potrebbe condizionare l’aspettativa di vita dei cittadini”.

Già durante la conferenza stampa di sabato di presentazione della lista Mancuso aveva più volte ribadito l’importanza di garantire ai cittadini un ambiente sano allontanando fonti di inquinamento e in particolare il pericoloso eternit.

“Conosco personalmente gli effetti sulla salute del vivere in un ambiente poco sano – aveva dichiarato – Mio papà si è ammalato ai polmoni dopo tanti anni di lavoro nel cantiere della metropolitana milanese. L’amianto è pericolassimo. Quello lasciato sul suolo a decomporsi è una fonte certa di inquinamento dell’aria e del sottosuolo, è un minerale fibroso e non combustibile. In Italia la legge 257 del 1992 ne ha proibito l’estrazione, l’importazione e la lavorazione. Le sue piccolissime fibre se inalate possono causare diverse forme di cancro al polmone”.

Mancuso lancia poi una stoccata al Comune di Monza che fa parte del Consorzio Parco e Villa Reale. “Il Comune deve fare rispettare le leggi sullo smaltimento dell’amianto e poi non si preoccupa di quello abbandonato all’interno del Parco”.


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