L’Inps cambia il look: edificio ristrutturato che garantisce bollette più leggere

MONZA - L'Inps cambia volto. O, meglio, lo cambia la sua sede. Da non molto, infatti, si sono conclusi i lavori di riqualificazione della sede cittadina. Consentendo non solo il recupero dell'edificio, ma anche l'impiego di materiali che garantiranno spese minori nel corso dell'anno

Ad aprirci le porte della sede dell'Inps di Monza e a mostrarci gli interventi strutturali è l’ingegnere Antonio Salvatore Parigino che ha seguito i lavori. La differenza è lampante: quelle crepe e quel grande edificio ormai datato, con zona scrostate e parti su cui  cresceva persino l’edera, ha lasciato lo spazio a una struttura dalla facciata più nuova.

“Abbiamo terminato da poco l’intervento di manutenzione esterna – ha spiegato – Rimuovendo il vecchio rivestimento , risanando la parte ammalorata”.

Un importante intervento che – semplificando la chiacchierata tecnica con l’ingegner Parigino – ha portato poi al rivestimento di tutta la palazzina con materiali di ultima generazione che garantiscono impermeabilità, traspirazione e durata del materiale nel tempo.

“Il tutto però senza mutare l’architettura e le caratteristiche originali dell’edificio”, precisa Parigino. Forse per questo che a molti, che magari da anni non si rivolgono alla sede di via Morandi, è sfuggito l’intervento. Che ha riguardato anche gli infissi, ristrutturando anche quell’involucro prefabbricato e utilizzando pittura autopulente.

“Gli infissi sono stati sostituiti prima dell’inverno – ha precisato l’ingegnere – e già dai primi dati abbiamo notato un’apprezzabile diminuzione dei consumi”.

Un intervento non da poco sulla grande palazzina datata anni Settanta su sei piani (oltre al piano terreno) e al piano interrato. Una bella novità anche per i 150 lavoratori. È certamente tutta un’altra cosa lavorare in un ambiente rimesso a nuovo.

Ma le novità non finsicono. “Il prossimo intervento riguarderà le rampe”, annuncia l’ingegnere. Per garantire un percorso sempre all’asciutto a coloro che, ognuno con le proprie speranze, si apprestano a varcare quella soglia.  

Barbara Apicella


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