Sopralluogo dei sindaci al cantiere di Bettola: la metropolitana M1 avanza

MONZA - Roberto Scanagatti, insieme agli amministratori comunali di Milano, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, ieri ha effettuato un sopralluogo nel quartiere cinisellese di Bettola dove si sta lavorando per la metropolitana M1

I sindaci e gli amministratori di Monza, Milano, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo insieme al cantiere Restellone per fare il punto della situazione sui lavori per il prolungamento della linea M1 della metropolitana.

Ieri mattina anche il sindaco Roberto Scangatti ha partecipato al sopralluogo verificando l’avanzamento dei lavori ricominciati lunedì e che porteranno la metropolitana fino alla fermata di Monza/Bettola (alla periferia di Cinisello Balsamo), spostando perciò il capolinea dalla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni a Monza.

La tratta da realizzare è lunga 1 chilometro e 900 metri e la stazione sarà dotata di un parcheggio di 2.500 posti Diventerà nodo di interscambio Cinisello Monza mettendo poi in connessione le linee M1 e M5 con la A4 Torino-Milano-Trieste, la A52 Tangenziale Nord Milano (Rho-Monza), la SS. 36 superstrada Valassina Milano-Monza-Lecco-Sondrio, un terminal di linee su gomma per la Brianza e il nord Milano, una bicistazione, un centro commerciale. La realizzazione dell'"Hub metropolitano" è prevista dall'Accordo di Programma sottoscritto con operatori privati.

Cronoprogramma alla mano sono previsti 60 giorni per il progetto esecutivo, 750 giorni di lavoro e 60 di pre-esercizio. Entro la fine del 2019 la fermata di Monza Bettola sarà attiva.

L’opera costerà 140 milioni di euro con un finanziamento di 23 milioni di euro approvati dal Cipe lo scorso 1 dicembre all’interno del Patto per la Lombardia con Regione e Governo a causa dell'innalzamento della falda acquifera.

Gli operai sono già al lavoro eseguendo interventi di pulizia dei cantieri, smaltimento di materiali non più utilizzabili e dei macchinari delle aziende che precedentemente stavano lavorando all’opera e messa in sicurezza per evitare, come già accaduto, l’occupazione del cantiere.


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