Il "cacciatore di rapinatori" alla guida della Tenenza cittadina

CESANO MADERNO - Novità alla Tenenza cittadina dei Carabinieri. Da qualche giorno è arrivato il maresciallo Sebastiano Ciancimino dopo 17 anni trascorsi in prima linea al Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Desio

E’ stato "l’ombra" di capitani come Enrico Maria Grazioli, Vincenzo Barbato, Cataldo Pantaleo, Mansueto Cosentino. Al Nucleo operativo radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Desio, per 17 anni è stato in "prima linea" per arrestare pericolosi rapinatori, per dare la caccia ai grossi calibri della criminalità organizzata. Sempre operativo, ventiquattro ore su ventiquattro, è stato il "braccio destro" del capitano Pantaleo nell’operazione "Infinito" e nell’operazione "Star Wars": il suo lavoro è stato importante per contribuite a chiudere il cerchio nelle maxi operazioni contro la ‘ndrangheta. Da lunedì Sebastiano Ciancimino, 48 anni, ha assunto anche lui un comando. Il capitano Cosentino ha scelto lui per dirigere la Tenenza di Cesano Maderno: una delle "postazioni avanzate" più strategiche della compagnia dei carabinieri di Desio.

Nato a Palermo, sposato, tre figli, Ciancimino si è arruolato nel 1988 come carabiniere ausiliario. Nel 1993 è entrato in servizio a Sesto San Giovanni. Poi si è trasferito in provincia di Piacenza. Due le missioni compiute all’estero: in Iran e in Afghanistan. Il 28 maggio scorso ha ricevuto il premio "Rosa Camuna".in Regione Lombardia, dalle mani del governatore Roberto Maroni. Uomo di polso dai modi gentili, ha nervi d’acciaio e sangue freddo.

Sette gli encomi solenni ricevuti da Ciancimino nel corso di una lunga carriera nell’Arma, costellata di grandi risultati e prestigiosi riconoscimenti. Nel 2006 mise a segno un arresto dopo un conflitto a fuoco con gli autori di un assalto a un portavalori. Nel 2013 riuscì a mettere le manette ai polsi dei rapinatori che avevano messo sotto assedio un centro commerciale. Nel 2016 catturò una batteria di rapinatori che avevano preso di mira un ufficio postale. Sempre nel 2016 fu decisivo nella cattura di Attilio Berlingeri, il vecchio boss della mala che aveva ucciso la sua ex compagna di una vita, Carmela Aparo.

A Cesano Maderno una delle sue operazioni più coraggiose. La mattina del 29 aprile 2008, due rapinatori si erano asserragliati in una filiale del Credito Artigiano. Armati, avevano preso in ostaggio il direttore e un impiegato. Due pattuglie avevano circondato la banca e i banditi erano pronti a sparare pur di aprirsi una via di fuga. Fu Sebastiano Ciancimino, insieme al tenente Mauro Maronese, ad accettare di entrare disarmato in banca e a iniziare una lunga trattativa, riuscendo a convincere i rapinatori prima a rilasciare gli ostaggi, poi ad arrendersi. Un’operazione che i cesanesi non hanno mai dimenticato. 

Marco Mologni

(nella foto: da sinistra il maresciallo Giovanni Ferraiuolo, il capitano Mansueto Cosentino e il maresciallo Sebastiano Ciancimino)

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