Lotta all'ambrosia: in città sanzioni fino a 500 euro

CESANO MADERNO - Sanzioni fino a 200 euro per piccoli appezzamenti di terreno, fino a 500 euro qualora si dovessero superare i 2000 metri quadrati di superficie: sono queste le sanzioni per chi non provvederà in città allo sfalcio dell'ambrosia entro i termini prestabiliti

Anche Cesano è impegnata nella lotta contro la diffusione dell'ambrosia, la pianta altamente allergizzante che è tra le maggiori cause di pollinosi tra la popolazione nel periodo estivo.

L'ambrosia, che fiorisce tra agosto e settembre producendo grandi quantità di polline, cresce di preferenza su terreni coltivati a cereali una volta effettuato il raccolto e sui campi coltivati con semine rade quali il girasole e la soia. Ma soprattutto, nella nostra zona, l'ambrosia cresce sui terreni incolti e sulle aree verdi abbandonate o non curate come quelle industriali dimesse, quelle dei cantieri, delle banchine stradali e  delle massicciate ferroviarie; così come sugli argini di canali, fossi ed in generale su tutte le aree non accudite con frequenza.

Per quanto concerne le aree pubbliche l'amministrazione comunale ha disposto l'esecuzione di interventi periodici di pulizia e sfalcio mentre, per quanto concerne quelle private,  è stato disposta l'azione a carico dei privati (Ordinanza n. 129 del 23.05.2017).

Sono obbligati ad intervenire sui terreni di rispettiva pertinenza  i proprietari e/o conduttori pubblici e privati di terreni sia incolti che coltivati; i proprietari di aree industriali dimesse ed i responsabili di cantieri edili pubblici e privati, con obbligo di vigilanza sull'eventuale presenza di ambrosia nella aree di pertinenza e di eseguire sulle stesse periodici interventi di manutenzione e pulizia che prevedano quantomeno due sfalci da eseguirsi prima della fioritura della pianta.

Le scadenze sono quelle del primo sfalcio entro la terza decade di luglio, secondo sfalcio entro la terza decade di agosto. Eventuale terzo sfalcio da effettuarsi qualora la stagione climatica dovesse favorire una ripresa della fioritura (entro la seconda/terza decade di settembre).

I contravventori potranno essere puniti con una sanzione amministrativa da 50 a 200 euro, per un'area fino a 2000 metri quadrati, e da 200 a 500 euro per un'area oltre i 2000 metri quadrati.


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