Corbetta: "L'eredità di Ponti? Una scelta retrograda, ovvero teleriscaldamento per 20 anni"

CESANO MADERNO - Il consigliere regionale Gianmarco Corbetta (Movimento 5 Stelle) contro la decisione dell'amministrazione comunale che ha scelto di percorrere la strada del teleriscaldamento. Metodo giudicato ormai retrogrado

Per l'amministrazione comunale di Cesano Maderno è una scelta lungimirante, rispettosa dell'ambiente, utile per le  casse comunali. Non tutti, però, la pensano in questo modo sul teleriscaldamento. Il Movimento 5 Stelle, al contrario, punta il dito contro il primo cittadino accusandolo di aver compiuto una scelta retrograda e dannosa a poche settimane dalla conclusione del suo mandato.

"A poche settimane dalle elezioni - conferma Gianmarco Corbetta, consigliere regionale - il Comune di Cesano Maderno, guidato da Ponti, ha approvato un contratto ventennale per l’estensione del teleriscaldamento sul territorio comunale: siamo di fronte a una decisione scorretta nel metodo e retrograda nel merito. Con l’unico obiettivo di assicurare a BEA Gestioni la sottoscrizione del contratto con il Comune di Cesano Maderno, la giunta Ponti, ormai a fine mandato, si arroga il diritto di vincolare per 20 anni le future amministrazioni comunali. Non c’era alcuna necessità di agire così in fretta: la correttezza e il rispetto nei confronti della futura amministrazione avrebbero imposto di lasciare la decisione al Consiglio che sarà eletto a giugno. Il terrore di perdere le elezioni gioca brutti scherzi".

Ma al di là di opportunità politiche, Corbetta entra nel merito della scelta ritenendola sbagliata: "Siamo al Medioevo delle politiche ambientali!
Prolungare la rete significa continuare a spendere i soldi dei cittadini (tramite BEA Gestioni) in una tecnologia obsoleta e rendere il territorio sempre più dipendente dal vecchio inceneritore di Desio, mentre l’obiettivo, al contrario, dovrebbe essere la progressiva indipendenza del territorio sia dal forno e sia dal teleriscaldamento. Il futuro è innanzitutto la riduzione drastica dei consumi energetici mediante la riqualificazione degli edifici e l’uso di energia davvero rinnovabile, come il solare e la geotermia. Contrariamente a quanto si afferma nella ridicola delibera approvata a Cesano Maderno, non c’è nulla di rinnovabile nel bruciare i rifiuti urbani: c’è solo un grandissimo spreco di denaro e di preziosi materiali post consumo".

Per il consigliere pentastellato c'è solo una considerazione da fare: "La Cesano Maderno di Gigi Ponti è ferma ad un’idea di tutela dell’ambiente da anni 80. Il mondo nel frattempo è andato avanti ma qualcuno non se ne è accorto. E l’idea che un inceneritore sia meno inquinante delle caldaie domestiche a metano che potrebbe sostituire è ancora molto lontana dall’essere dimostrata. Non sorprende che Gigi Ponti, fervente inceneritorista e strenuo sostenitore delle sciagurate politiche industriali di Bea nonché principale azionista in qualità di sindaco di Cesano Maderno e Presidente della Provincia, abbia avuto molta fretta di portare a casa la delibera sul teleriscaldamento: oggi il Pd ha la maggioranza a Cesano, ma del doman non c’è certezza! Grazie a questo scherzetto di fine mandato il contratto BEA è al sicuro e svincolato dalle sorti elettorali del Pd cesanese. Gli sventurati cittadini di Cesano Maderno invece sono vincolati per 20 anni al volere di Ponti e soci. Che dire? Un bel giochino della vecchia politica! E come sempre accade anche stavolta il conto, in termini ambientali ed economici, lo pagheranno i cesanesi".


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui
(in base alle impostazioni del tuo gestore potrebbe finire in caselle diverse dalla "Posta in arrivo")