Elezioni, Cesano Maderno: Longhin a caccia dell'eredità politica di Gigi Ponti

CESANO MADERNO - Ha sfiorato i 7 mila voti, quasi 2 mila in più rispetto al suo avversario. Maurilio Longhin, il successore di Gigi Ponti per il centrosinistra, non ha mancato di molto il successo al primo turno. Al ballottaggio se la vedrà con Luca Bosio, candidato del centrodestra

"Il (quattro volte) sindaco" Gigi Ponti esce di scena. Ma Maurilio Longhin (Pd, Unione di Centro, liste ViviCesano, La Cesano che vogliamo e Alleanza civica con Longhin sindaco) sembra avviato a raccogliere la sua eredità politica. Una "fusione fredda" non facile in una città dove il "centro moderato" è ininterrottamente al governo della città dal lontano 1979 (con la sola parentesi leghista di Marina Romanò, durata appena due anni, dal 2009 al 2011). 

Con il 46,06 per cento Longhin non è riuscito a vincere al primo turno, ma ha messo una seria ipoteca sulla poltrona di Palazzo Arese. Il suo antagonista Luca Bosio (Lega, Forza Italia Fratelli d’Italia, lista un futuro per Cesano, e Con Bosio per Cesano) ha ottenuto un risultato importante: il 32,37 per cento. Ma dovrà pedalare in salita.

Il test elettorale di Cesano Maderno (38.594 abitanti, comune che negli ultimi quindici anni ha puntato su turismo, arte, verde e cultura accademica) è particolarmente amaro per i Cinque Stelle. Dario Pizzarelli, candidato sostenuto da una campagna elettorale martellante e da molti dato per vincente, non è arrivato nemmeno al dieci per cento. Il suo 9,75 per cento non è entusiasmante. Al punto che Nadia Speronello (Passione civica), a capo di una lista civica priva del traino dell’ex comico nazionale, ha avuto quasi gli stessi voti: 9,25 per cento. Quanto a Forza Nuova, Luca la corsa di Luca Giugno si è fermato al 2,56 per cento.

"E’ un risultato che premia l’impegno di lungo corso a Cesano Maderno – commenta Maurilio Longhin -. Ora la sfida è riuscire a convincere gli elettori che non sono andati alle urne ad andare a votare". Con un astensionismo al 48 per cento, fa appello al non voto anche Luca Bosio: "E’ necessario convincere gli elettori a decidere il futuro della città. Possiamo ancora farcela a dare una svolta alla città". Ma è facile prevedere che l’appello al voto resterà un grido nel deserto.

Marco Mologni


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui
(in base alle impostazioni del tuo gestore potrebbe finire in caselle diverse dalla "Posta in arrivo")