Il maestro Michele Spotti inaugura la stagione musicale del Teatro Lirico di Magenta

CESANO MADERNO - Il suo impegno principale, in questo momento, resta il Master a Ginevra dove gli è stata assegnata una borsa di studio: ma Michele Spotti, il talentuoso direttore d'orchestra cesanese, è stato chiamato per aprire domani sera la rinomata stagione musicale del Teatro Lirico di Magenta.

Sarà Michele Spotti ad aprire la stagione musicale del Teatro Lirico di Magenta: domani, sabato 16 con inizio alle 21, il direttore d'orchestra di Cesano Maderno guiderà l'Orchestra Città di Magenta nel triplo concerto per violino, violoncello e pianoforte in Do maggiore op. 56 di Beethoven e nella sinfonia n. 104 in Re maggiore di Haydn.

Protagonista della prima parte sarà il trio Casa Bernardini composto da Marcello Miramonti (violino), Enrico Graziani (violoncello) e Alberto Chines (pianoforte).

Se il Teatro Lirico ha deciso di focalizzare la sua attenzione sui giovani, di certo stavolta ha chiamato un pezzo da novanta per la direzione d'orchestra. Michele Spotti, infatti, è considerato uno dei talenti più promettenti, una delle sole cinque persone capaci di diplomarsi in direzione d'orchestra con il massimo dei voti nella lunga storia del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano. E, nei mesi scorsi, selezionato tra migliaia di pretendenti per una masterclass con il mostro sacro Riccardo Muti.

Per i brianzoli che volessero ammirarlo, il concerto inizia alle 21 al Teatro Lirico di Magenta (via Cavallari). Biglietti a partire da 12 euro.

Oltre a dirigere orchestre in varie occasioni, Spotti è sempre impegnato a Ginevra dove ha vinto una borsa di studio: "Sta andando tutto bene - racconta - il programma del Master è molto duro, ma utilissimo al completamento della mia formazione perché non solo punta alla direzione, ma anche allo studio del pianoforte, della composizione e dell'orchestrazione".

Lo stesso Spotti ci racconta le sue ultime esperienze: "Dal 9 novembre ho lavorato in qualità di Assistente al Grand Théâtre di Ginevra, una delle maison d'opéra più importanti d'Europa. L'opera per cui ho lavorato è stato il Flauto Magico di Mozart e ho avuto la possibilità di collaborare accanto ad eccellenze musicali come l'orchestra della Suisse Romande, il direttore ungherese Gergely Madaras e la pluripremiata soprano Pretty Yende, i quali hanno tutti espresso apprezzamenti sinceri per il mio operato, nonostante la tenera età. Spero davvero che questa collaborazione continui nel futuro. È stata un'esperienza folgorante per la mia vita e anche simbolica in quanto Mozart è una costante della mia vita, avendolo già incontrato nel mio debutto operistico 4 anni fa con le Nozze di Figaro ad Orvieto e dopo il Requiem diretto con successo a Cesano".

Sul futuro, un po' per scaramanzia, non si sbilancia. Ma qui in Brianza nessuno ha dubbi: il successo lo attende. E, vista la modestia che lo contraddistingue oltre al talento, se lo merita davvero tutto.